CURIOSITÀ
Uova: Facciamo chiarezza
Quanto ne sappiamo sulle uova?
Innanzitutto: le uova fanno male? Andiamo a vederne la loro composizione: la maggior parte dei grassi contenuti nelle uova sono grassi MONOINSATURI, non SATURI. Tra l’altro,dei grassi saturi presenti nelle uova, troviamo soprattutto lo stearico ed il palmitico che tra i grassi saturi, sono quelli meno preoccupanti. Le uova contengono anche una buona percentuale di grassi POLINSATURI e, a seconda delle uova, possono avere un rapporto OMEGA 6/ OMEGA3 più o meno bilanciato. Quindi, COME SCEGLIERLE? Per scegliere un uovo, vi consiglio di guardare i numerini stampati sull’uovo, in particolar modo il PRIMO, che indica in che modo sono state allevate le galline:
-0: produzione biologica
-1: all’aperto
-2: a terra
-3: in gabbia
Innanzitutto: le uova fanno male? Andiamo a vederne la loro composizione: la maggior parte dei grassi contenuti nelle uova sono grassi MONOINSATURI, non SATURI. Tra l’altro,dei grassi saturi presenti nelle uova, troviamo soprattutto lo stearico ed il palmitico che tra i grassi saturi, sono quelli meno preoccupanti. Le uova contengono anche una buona percentuale di grassi POLINSATURI e, a seconda delle uova, possono avere un rapporto OMEGA 6/ OMEGA3 più o meno bilanciato. Quindi, COME SCEGLIERLE? Per scegliere un uovo, vi consiglio di guardare i numerini stampati sull’uovo, in particolar modo il PRIMO, che indica in che modo sono state allevate le galline:
-0: produzione biologica
-1: all’aperto
-2: a terra
-3: in gabbia
Scegliete sempre uova di tipo 0, quindi biologiche. I nutrienti contenuti nelle uova possono variare in base alle tecniche di allevamento. Passiamo da un rapporto OMEGA6/OMEGA3 di 20/1 delle uova industriali (quindi assolutamente sbilanciato) ad uno di circa 2/1 delle uova del contadino, rapporto ottimale.
COME DEVO CUOCERLE? Non troppo. Vi è mai capitato che si crei una patina grigio verdastra intorno al tuorlo delle uova sode? E’ lecito pensare che siano andate a male. La verità è che la cottura prolungata favorisce la produzione di solfuro di ferro, una sostanza potenzialmente tossica. Questo composto si diffonde verso il centro dell’albume e si raccoglie intorno al tuorlo dando origine all’alone verdastro incriminato. Inoltre la cottura del tuorlo, contenente la lecitina che rende il colesterolo nell’uovo poco biodisponibile, tende ad inibirla. Come mangiarle quindi? Mangiarle alla coque o all’occhio di bue sarebbe ottimale (albume cotto e tuorlo crudo).
Quante uova posso mangiare a settimana? La risposta è sempre quella: dipende. I valori ematici di colesterolo sono influenzati da fattori esogeni (ciò che introduciamo con il cibo) ed endogeni (il colesterolo che produciamo) ed a loro volta i due si influenzano a vicenda. Il nostro organismo ha un sistema di feedback negativi: più colesterolo introduciamo con la dieta, meno ne produciamo.
COME DEVO CUOCERLE? Non troppo. Vi è mai capitato che si crei una patina grigio verdastra intorno al tuorlo delle uova sode? E’ lecito pensare che siano andate a male. La verità è che la cottura prolungata favorisce la produzione di solfuro di ferro, una sostanza potenzialmente tossica. Questo composto si diffonde verso il centro dell’albume e si raccoglie intorno al tuorlo dando origine all’alone verdastro incriminato. Inoltre la cottura del tuorlo, contenente la lecitina che rende il colesterolo nell’uovo poco biodisponibile, tende ad inibirla. Come mangiarle quindi? Mangiarle alla coque o all’occhio di bue sarebbe ottimale (albume cotto e tuorlo crudo).
Quante uova posso mangiare a settimana? La risposta è sempre quella: dipende. I valori ematici di colesterolo sono influenzati da fattori esogeni (ciò che introduciamo con il cibo) ed endogeni (il colesterolo che produciamo) ed a loro volta i due si influenzano a vicenda. Il nostro organismo ha un sistema di feedback negativi: più colesterolo introduciamo con la dieta, meno ne produciamo.
Esistono però soggetti con patologie genetiche (colesterolemia familiare) che non hanno la capacità di regolare la produzione di colesterolo endogeno a seconda di quanto ne assumono con la dieta. In questi soggetti non solo è consigliato di limitare le uova, ma anche tutti gli altri alimenti contenenti colesterolo. Poiché la produzione endogena di colesterolo dipende dall’insulina, tali soggetti dovrebbero limitare anche tutti gli alimenti che stimolano quest’ormone. Inutile quindi eliminare le uova, se continuate a mangiare i biscotti 🍪(se lo fate per il colesterolo). Privarsi SOLO delle uova perché avete il colesterolo alto è come pensare che una bacinella non traboccherà solo perché le togliete giusto un po’ di acqua, ma se in realtà non chiudete il rubinetto, la bacinella sarà sempre traboccante. Bisogna quindi sempre partire dai propri esami del sangue ed in base a quelli, regolarsi con la dieta. Se si ha una familiarità per patologie cardiovascolari, più che stare a contare le uova, è importante mantenere la dieta variata e sana, NEL RISPETTO DELLA PROPRIA INDIVIDUALITÀ, ed uno stile di vita attivo. Se eviti le uova, ma mantieni uno stile di vita sedentario, un peso eccessivo, una dieta ricca di carboidrati raffinati e grassi saturi non puoi sicuramente aspettarti di migliorare il tuo profilo lipidico.
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