CURIOSITÀ

La dieta del “tutto o niente”

“Da quando abbiamo aumentato le kcal giornaliere, mi viene più voglia di mangiare fuori pasto”.
“ Mentalmente, mi sento in colpa a mangiar così, tanto quanto vedo scritto in dieta e quanto più mi sento in colpa, più mangio”. Questo mi è stato detto da una mia paziente oggi, dopo che con 1600 kcal era riuscita a perdere ben 4 chili.
Purtorppo in una società che richiede di essere perfetti e lo richiede subito, è difficile pensare di darsi il giusto tempo di fare le cose. La base di un percorso di cura di sé è quella di prendersi TEMPO, per permettersi di fare un’esperienza, nuova, e di lavorare alla creazione di nuove abitudini. Il motivo per cui è importante concentrarsi sulla possibilità di darsi tempo è per aiutarsi ad abbandonare il pensiero tutto/niente. LA DIETA GIUSTA non è per forza quella che vi fa morire di fame. La dieta giusta è quella personalizzata. Se la tua amica perde peso SOLO a 1200 kcal, lasciale pure perdere peso a 1200 kcal! SMETTILA DI GUARDARE IL PERCORSO DEGLI ALTRI, pensa al tuo! SE LA TUA AMICA HA DECISO DI FARE LA dieta CHETOGENICA, non è detto che la dieta chetogenica sia la strada giusta!

Se ha funzionato su di lei, potrebbe non funzionare su di te che magari avresti invece semplicemente bisogno di una ri-educazione alimentare per perdere i tuoi chili di troppo. Cos’è quindi la modalità del TUTTO O NULLA?
“ o non mangio niente o mangio troppo”
“ o non mangio nemmeno un biscotto o ne mangio una scatola”
“O non mangio nessuna pizza o ne mangio tre”
“O non mangio carboidrati a pranzo e a cena oppure ne mangio anche altri fuori pasto”
“O non mi alleno per niente o lo faccio tutti i giorni” 😅
MA PERCHÉ? Ve lo spiego io perché. Perché in alcuni casi, è più facile avere solo due possibilità, in questo caso TUTTO O NIENTE, oppure SUCCESSO/INSUCCESSO piuttosto che guardare e pensare alle varie sfumature, a diverse opzioni. Questa cosa ci porterebbe a metterci in discussione, interrogarci più spesso, ma in realtà ci porterebbe anche ad avere più carte da giocare. In campo nutrizionale la cosa giusta è sempre la VIA DI MEZZO, che preveda che alla regola, si alterni la “trasgressione”.
È inutile pensare che alla prima scivolata verso cibi proibiti, debba seguire per forza un lungo periodo di NON DIETA, semplicemente perché “tanto ormai ho buttato via settimane o mesi di lavoro”. La persona deve essere EDUCATA a pensare che la regola è il punto di riferimento e che la trasgressione fa necessariamente parte del percorso.
Il risultato di essere in modalità TUTTO O NIENTE? Una stanchezza costante, dovuta al fatto che la mente è in costante movimento per pensare, analizzare, cercare di capire cosa sarebbe meglio fare o non fare… avete mai pensato quante energie sprecate nel preoccuparvi del “TUTTO O NIENTE?”

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